Camminare scalzi

Camminare scalzi: i molti benefici

Camminare scalzi nella nostra società è considerato un piccolo tabù, quando a farlo sono gli adulti. Le occasioni per il barefooting, o gimnopodismo, così viene definita in inglese e in italiano la camminata senza calzature, sono limitate sia dall'attenzione all'igiene che dal problema di non ferirsi i piedi. Ma queste motivazioni sono sempre valide?

A ben guardare, camminare per esempio sull'erba, sulla sabbia, su un tappeto o su una moquette, è piacevole e liberatorio, e con le dovute accortezze non si corrono rischi.

I motivi non mancano. Per alcune persone difatti il barefooting non è una moda, ma un'abitudine quotidiana. Sostengono che a camminare scalzi i benefici siano notevoli e numerosi. Più precisamente:

- è antistress;

- migliora la postura;

- combatte gli edemi agli arti inferiori;

- rafforza la muscolatura locale;

- accresce il senso dell'equilibrio;

- affina la consapevolezza del proprio corpo.

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Le teorie alla base del barefooting

Un tempo camminare scalzi, in particolare in campagna, era una pratica diffusa. Non si trattava di abbracciare una filosofia esistenziale, ma della mancanza di calzature e dei mezzi economici per procurarsele.

I piedi, così, si irrobustivano e sulla pianta si formava quello spesso strato corneo che oggi appare ancora sui nostri talloni. Noi lo eliminiamo, mentre un tempo chi camminava scalzo per necessità lo benediva: i piedi diventavano refrattari alle ferite, e diminuiva la sensibilità alle asperità del terreno e al freddo.

Oggi camminare scalzi non è più un obbligo per nessuno, eppure molte persone hanno riscoperto i benefici che comporta.

Le teorie che sostengono il gimnopodismo si basano sull'assunto che le calzature modifichino in modo negativo la postura.

Usando le scarpe il baricentro si sposta verso l'avampiede, e questo è innaturale. I tacchi a spillo, in particolare, risultano deleteri.

Camminare scalzi, invece, permette di recuperare l'abitudine a un appoggio plantare a carico prevalente sul tallone. Risultato: il corpo ritrova il suo equilibrio congeniale, con ricadute benefiche

per la salute fisica e psichica.

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    Gimnopodismo: le motivazioni del benessere

    Passeggiata a piedi nudi Nella quotidianità del ventunesimo secolo andare in giro senza scarpe è impensabile, eppure, nonostante le valide ragioni per indossarle, gli effetti collaterali non mancano.

    Pensiamo ad esempio alla circolazione. Durante il giorno i piedi possono gonfiarsi, specie in caso di stazione eretta prolungata, ed ecco così che le scarpe perfette al mattino con il passare delle ore diventano un fastidio. Perché allora non restituire ai piedi la libertà, almeno per qualche ora? La circolazione sanguigna ne trarrà un immediato vantaggio.

    E le motivazioni del benessere del barefooting non si fermano qui. Posare al suolo l'intera superficie plantare irrobustisce la muscolatura di piedi e gambe, e rafforza il senso dell'equilibrio.

    Inoltre, se si sceglie di camminare su una superficie morbida come una moquette o l'erba, la sensazione tattile positiva che ne deriva agirà come eccellente antistress. E tutto questo senza l'affanno di dover ritagliare un'ora di tempo per il corso di meditazione... Per non parlare del costo, che è zero...


    I consigli per camminare scalzi

    Per quanto piacevole e salutare, il barefooting richiede alcuni accorgimenti.

    In primis, optare per superfici levigate e morbide, come la moquette, il bagnasciuga, l'erba, etc. Questa regola va seguita quando si rimane a piedi nudi per diverso tempo, perché il contatto diretto del piede con una superficie rigida può generare microtraumi, che alla lunga sarebbero deleteri. (Se invece si tratta di una breve passeggiata occasionale, si può soprassedere.)

    L'intimità della casa è davvero allettante per camminare scalzi, ma l'igiene? Ebbene, abituandosi a levare le scarpe all'ingresso, nessun problema, purché la superficie sia pulita regolarmente.

    Anche il proprio giardino o un bel prato verde possono invitare al barefooting, e qui i pericoli stanno in ciò che può nascondersi nell'erba. Oggetti taglienti, insetti pronti a pungere: se non si conosce l'ambiente, meglio evitare.

    Infine, in caso di problemi di salute come ad esempio artrosi o artrite, è tassativo consultare il medico.




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