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Il cuore pulsante delle mtb elettriche è il motore. Fissato al telaio per mezzo di una slitta, il propulsore è collegato all'unità di controllo, la quale è in grado di interpretare la velocità e l'intensità della pedalata. Il peso del motore si attesta sui 4 kg, massa non indifferente da portare con sé.
Generalmente il motore elettrico è in grado di sviluppare una coppia massima di 60 Nm, alla quale va sommata la coppia che viene generata dalla pedalata del ciclista. Entrambi i valori vengono trasferiti alla corona, alla catena, al pacco pignoni, al mozzo e infine alla ruota, ovvero la parte che entra in contatto con la superficie stradale. Il motore, a differenza delle cosiddette biciclette elettriche, non entra in funzione tramite un acceleratore, ma è azionato dalla pedalata, e smette di funzionare nel momento in cui il ciclista interrompe il movimento. Northwave Ghost XCM 2 MTB 2020 - Scarpe da Ciclismo, Colore: Verde/Nero/Giallo, Uomo, 48 Prezzo: in offerta su Amazon a: 257,68€ |
Qualsiasi tipo di motore, per poter funzionare, deve essere alimentato. Nel caso della mtb elettrica, il propulsore prende l'energia necessaria da un pacco batteria, il quale è dotato solitamente di capacità che vanno dagli 8 Ah agli 11 Ah. Per cercare di ridurre il peso della batteria, fattore fondamentale per quanto riguarda le biciclette a pedalata assistita, i produttori utilizzano delle celle al litio, attraverso le quali è possibile ottenere un peso che oscilla tra i due e i tre chilogrammi, a seconda della capacità della batteria stessa. Le autonomie, con un tipo di utilizzo medio, variano tra i 100 e i 130 km, mentre per quanto concerne i tempi di ricarica, sono necessarie circa tre ore. Tramite l'unità di controllo è possibile impostare varie modalità, attraverso le quali si stabilisce l'intensità della pedalata assistita, con conseguente calo o aumento dell'autonomia.
Se il motore è il cuore della mtb elettrica, l'unità di controllo rappresenta il cervello. Il display montato sul manubrio, infatti, non si limita a fornire le indicazioni sulla velocità, sui chilometri effettuati e sulla carica della batteria, ma gestisce interamente l'assistenza della pedalata. Il suo funzionamento si basa su un processore, il quale elabora i dati forniti da diversi sensori distribuiti sulla bicicletta. Il sistema non controlla totalmente la pedalata, ma lascia libero il ciclista di impostare il grado di assistenza desiderato, selezionabile tra vari livelli. Oltre ai pulsanti presenti sull'unità di controllo, l'utente può gestire le varie modalità di erogazione attraverso dei tasti posizionati vicino la manopola, così da non dover togliere la mani dal manubrio durante la pedalata.
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