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Oltre al modello ATK Race NX che, purtroppo per noi, è già un pezzo di storia, atk ha realizzato e produce ancora dei modelli molto fortunati come l'ATK SL. Questo attacchino, venduto ancora nella versione world cup, è stato il modello di punta degli ultimi anni. Leggerissimo ed affidabile, in prima battuta sembrava essere un po' troppo delicato ma le giuste modifiche sono riuscite a mettere a punto questo modello e renderlo un punto fisso dell'attrezzatura di moltissimi garisti. L'attacchino ATK SL ha poi aperto la strada ad altri modelli che hanno migliorato ulteriormente le caratteristiche di questo modello.
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Il successore dell'ATK SL è stato l'ATK revolution, un attacchino che ha estremizzato ancor più la leggerezza dei materiali senza però mettere a repentaglio la loro affidabilità. Oltre al peso, inferiore ai 110 grammi, con ATK revolution è stato messo a punto un sistema di aggancio rapido che facilità la fase di aggancio. Chi fa gare sa bene quanto sia importante centrare l'aggancio al primo colpo al cambio pelli, e se quest'operazione è difficile da fermi quando si è al parcheggio belli rilassati, lo è ancor di più quando si è in gara, con il fiatone e l'affanno della corsa.
La ricerca della leggerezza è una strada che ha portato aziende e consumatori a numeri veramente incredibili: 110 grammi per attacchino sono una cosa letteralmente pazzesca per chi ha visto nascere questo sport con attacchi come il mitico Silvretta 404 o con scarponi come i Koflach o i Silvretta 404.
La leggerezza è ormai tale che sembra difficile poter ridurre ulteriormente il peso degli attacchini, anche se ricerca e innovazione hanno spesso dimostrato cose impensabili negli ultimi anni.La prossima frontiera delle aziende, e specialmente delle aziende che producono materiali race, dovrà quindi essere la sicurezza perchè questi attacchi, nonostante siano per un utilizzo fuori pista e quindi su terreni molto sconnessi, non hanno nessun parametro di sgancio che si avvicini anche lontanamente a quelli presenti sugli sci da discesa.Il prossimo obiettivo sarà quindi la realizzazione di attacchi un po' più sicuri e calibrati nello sgancio in caso di caduta, al peso dello sci alpinista. Ogni garista vorrebbe infatti andare il più forte possibile ma ginocchia, tibie e le altre parti del nostro corpo non hanno pezzi di scorta o di ricambio ed è per questo che ci auspichiamo una ricerca che vada sempre più nel verso della sicurezza.
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