Un altro tracciato famosissimo si trova nel cuore della Val Gardena, in Alto Adige. La pista "Nera 3" arriva alle porte di Santa Caterina e, come accaduto per la Olympia, è stato oggetto di diverse discese libere di Coppa del Mondo. Prende il via dal Ciampinoi in modo dolce ma, ben presto, le pendenze iniziano a salire vertiginosamente (si arriva a 2.200 metri di altezza) e, contemporaneamente, il tracciato si allarga. Si tratta di una vera e propria cavalcata mozzafiato, nella quale curve difficili si alternano a falsopiani.
In Trentino si trova la pizza Little Grizzly che, già dal nome, rende ben chiaro quello che attende gli sciatori. Pur trattandosi di un tracciato corto (850 metri di lunghezza su un dislivello di 250 metri), si rivela molto impegnativo. A colpire, in modo particolare, è la partenza dal canalone, la cui pendenza media raggiunge il 69,4%. Successivamente tende ad addolcirsi, ma rimane impegnativo fino alla fine. Continuando a descrivere le piste da sci nere più famose d'Italia, la Valle d'Aosta propone la pista Franco Berthod, che si fregia del titolo di pista più ripida del nostro Paese, con una pendenza massima pari al 73%. A richiedere nervi saldi e grandi capacità tecniche sono il ghiaccio, quasi sempre presente, e il fatto che l'intero tracciato sia in ombra.Quelle appena presentate sono solo alcune tra le piste da sci nere più famose d'Italia. Il nostro Paese ne offre molte altre, in grado di attirare nella stagione invernale un gran numero di appassionati di sci. Ad esempio la Trametsch, a Bressanone, non solo è la pista più lunga dell'Alto Adige, ma si conferma una delle più impegnative in virtù di una pendenza massima che raggiunge il 65%.
Il suo inserimento tra le piste nere è dovuto soprattutto al tempo necessario per completarla, che richiede un'ottima preparazione tecnica ed atletica. Parte da Plose e prosegue inizialmente in modo morbido, permettendo agli sciatori di godere di un panorama unico avente per oggetto il Gruppo delle Odle.Una volta entrati nella zona boschiva, bruschi cambi di pendenza e curve che appaiono all'improvviso aumentano notevolmente il livello di difficoltà.Plan de Corones vedeva come pista principale la Sylvester. La realizzazione della Herrnegg ha messo a disposizione degli sciatori un nuovo banco di prova.
A progettarla è stato un protagonista sugli sci come Bernhard Russi. La pendenza massima del 68%, una lunghezza di ben 5 chilometri, un dislivello di 270 metri (partendo da 2270 metri di altezza) e l'attraversamento di diversi boschi la rendono estremamente affascinante. Erta è una pista ospitata da San Vigilio di Marebbe, in Alto Adige. 1610 metri da percorrere a rotta di collo per un dislivello che supera i 440 metri. Sono 23 anni che la pista Gran Risa, in Alta Badia, ospita lo slalom gigante maschile della Coppa del Mondo. Una pendenza massima del 53%, e 1225 metri di discesa vertiginosa, l'hanno portata ad essere l'oggetto del desiderio di un numero crescente di sciatori. È una guglia delle Dolomiti ad aver dato il nome alla Torre di Pisa, una pista che si trova in Val di Fiemme. Anche in questo caso le pendenze sono importanti (59%), e la lunghezza supera i 1500 metri. Infine, in Val Camonica si trovano due tra le piste da sci nere più famose d'Italia: il Passo Paradiso (che scende al Tonale) e il Corno d'Aola, a Ponte di Legno.
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