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È la tecnica più vecchia. Lo sciatore utilizza due binari paralleli presenti sulla pista, nei quali corrono gli sci.
Nella tecnica classica troviamo tre passi principali:Passo alternato: la gamba spinge in contemporanea al bastoncino del lato opposto e si alterna nell'azione con l'altra. Prima una gamba poi l'altra, come il movimento di un corridore. Passo adatto a salite. Iv Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,2€ (Risparmi 2,75€) |
Le braccia spingono insieme mentre il busto si piega per agevolare l'avanzamento. Esaurita la forza, il busto si rialza e si spinge con la gamba. Movimento adatto a leggere salite e per accelerare.
Scivolata spinta: le gambe non svolgono nessuna azione di propulsione. Le braccia invece spingono in contemporanea mentre il busto si abbassa. Ideale per acquistare velocità in piano o leggere discese.Tecnica molto recente, risale alla fine del secolo XX. Lo sciatore non corre in binari, ma sfrutta la pista liscia. Le due tecniche, classica e libera, non si possono praticare sulle stesse piste, poiché necessitano di battiture differenti. Allo stesso modo anche gli sci variano; per il pattinato si usano leggermente più corti.
I passi più utilizzati sono:Passo corto: gli sci sono aperti in punta a "V". In una prima fase si effettua una pattinata e una spinta con braccio e busto che deve piegarsi verso il lato della gamba che sta lavorando. Nella fase successiva si pattina con lo sci controlaterale e il busto torna dritto. Si ottiene così un passo asimmetrico, ma energico e utile ad affrontare salite.Passo doppio: anche in questo passo gli si sono divaricati, ma leggermente meno del precedente. Si eseguono una pattinata e una spinta con le braccia piegando il busto. In questo caso però il busto si piega ogni volta sullo sci che sta scorrendo. In questo passo c'è quindi simmetria tra i due lati del corpo che lavorano allo stesso modo, determinando un passo veloce e potente.Passo lungo: gli sci hanno minore divaricazione che negli altri passi. Il movimento si compie con una pattinata e una spinta delle braccia, il busto si piega in avanti sul lato dello sci che sta scorrendo. Il busto poi ruota sull'altra gamba per tornare, in fine, alla posizione iniziale, grazie alla spinta delle braccia e dello sci sul quale si stava scorrendo prima. Questo passo è asimmetrico, consente di raggiungere una buona velocità, ma la forza propulsiva è scarsa. Può essere utilizzato in leggere discese o piano.virataIl cambio di direzione o virata viene effettuato allo stesso modo nelle due tecniche.Per praticare questo sport è necessario avere sci da fondo, bastoncini e racchette.
Gli sci possono raggiungere la lunghezza di 200 cm, sono larghi circa 5 cm e alti 4-5 cm nel punto maggiore. Gli sci odierni sono costruiti con materiale altamente tecnico, estremamente leggero,tanto che due sci possono arrivare a pesare complessivamente 2 kg. Strutturalmente sono concepiti in modo da rendere l'esperienza di sciata molto agile con massima resa e minimo dispendio energetico da parte dell'atleta. C'è da ammettere che tutto ciò a volte va a discapito della resistenza stessa dello strumento, che risulta essere molto più delicato e sensibile agli urti. Le scarpette sono anche esse costruite con materiali ultra leggeri, sono alte fino alla caviglia e sulla parte esterna, in punta, hanno un gancio che consente di attaccarle allo sci. Il tallone è invece libero di alzarsi.I bastoncini sono molto lunghi, quasi quanto lo sciatore. Questo agevola l'azione di leva che sfrutta l'atleta per spingersi e avanzare.L'attrezzatura che si trova attualmente in commercio è molto varia. Esistono strumenti con caratteristiche diverse in base alla tecnica che si vuole eseguire e alla preparazione ed esperienza dell'atleta.Per un neofita, che si avvicina le prime volte allo sci di fondo, è comunque possibile affittare tutto il materiale presso negozi specializzati.È importante ricordare che lo sci di fondo è uno sport di resistenza e molto faticoso, per cui è consigliabile indossare indumenti leggeri e aderenti, in modo che facciano poco attrito e non troppo caldo.I primissimi esemplari di sci sono menzionati da Strabone nel 30 a.C.: lamelle di legno ricoperte di pelle usate nel Caucaso Meridionale.
Compaiono successivamente testimonianze di migrazioni delle popolazioni uralo-alaiche risalenti a 17 secoli fa. Queste usavano due sorte di sci: il destro era più corto con 145 cm di lunghezza e largo 16 cm e consentiva lo slancio e la girata; rivestito in pelle di renna. L'altro era più lungo e stretto e ci si caricava il peso corporeo ogni qualvolta vi fosse necessità di scivolare.Gli sci venivano usati per spostarsi in svariate attività: migrazioni, caccia, pesca e guerra. Per questo motivo iniziarono a evolversi in forma e lunghezza. Esiste una famosa gara che prende proprio origine da un episodio storico: la rivolta svedese del 1520, condotta da un nobile aristocratico svedese Gustav Ericsson Vasa contro il Re Danese Cristiano.Egli infatti, in un tentativo di fuga verso la Norvegia, per scappare al re che lo voleva uccidere, fu raggiunto nella città Sälen da due sciatori di Mora . Essi volevano comunicargli l'intenzione di avviare una ribellione contro il tiranno danese.Gustav Vasa fece così marcia in dietro verso Stoccolma guidando la rivolta. Fu incoronato Re di Svezia nel 1523.La stessa distanza tra le due città Mora e Sälen viene riproposta nella Vasaloppet. Gara su lunga distanza con un percorso di 90 km.
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