Ciaspolata notturna

Dove fare una ciaspolata notturna

Sono sempre di più le località di montagna che scelgono di offrire ai propri visitatori la possibilità di effettuare una ciaspolata notturna. Di solito si tratta di pacchetti che comprendono, oltre all'ausilio della guida alpina, anche una cena tipica in un ristorante o in un rifugio del luogo. Molto spesso sono i rifugi stessi a organizzare l'intero pacchetto.

Ciaspolate notturne vengono organizzate tutti gli anni in svariate località di montagna italiane. E allora dove farla? A guidare la scelta, oltre alle preferenze logistiche e paesaggistiche, deve essere il livello di preparazione individuale. Alcune ciaspolate possono essere intraprese anche da persone inesperte, altre invece necessitano di una qualche forma di preparazione.

A Pian de le Mandre, ai piedi del Monte Pelmo, si organizzano ciaspolate notturne adatte anche a famiglie con bambini dagli otto anni in su. Anche sull'altopiano di Asiago hanno luogo diverse ciaspolate, come quella organizzata dal "Rifugio Bar Alpino" in collaborazione con "Cooperativa Biosphaera" sul Monte Zovetto, o quella organizzata dall'associazione "Guide Altopiano" sul Monte Interrotto, attraverso gli scenari suggestivi della Grande Guerra.

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Attrezzatura per una ciaspolata

L'attrezzatura strettamente necessaria, ossia le ciaspole e i bastoncini telescopici, può essere noleggiata prima dell'escursione. Tuttavia, per affrontare un percorso con le ciaspole è necessario anche altro materiale, come ad esempio le ghette, che proteggono le gambe dalla neve. Uno zaino comodo dotato di cintura permetterà di trasportare il necessario. Più lo zaino è leggero, più sarà piacevole affrontare l'escursione, quindi è meglio assicurarsi di portare con sé solo lo stretto necessario. Un coprizaino proteggerà lo zaino dall'acqua, ma è sempre meglio mettere gli oggetti delicati dentro sacchetti di plastica, per garantire una protezione maggiore.

Mai dimenticare la borraccia (naturalmente piena d'acqua) per evitare di ritrovarsi con la gola asciutta. È sempre meglio avere con sé anche un po' di cibo per affrontare improvvisi cali di energia: ottime per lo scopo le barrette energetiche, ma va benissimo anche una semplice tavoletta di cioccolato. Trattandosi di una ciaspolata notturna, sarà necessario avere con sé una torcia frontale. In ultimo, possono fare comodo degli indumenti di ricambio.

  • Due escursionisti con racchette da neve ai piedi Le racchette da neve hanno la funzione di permettere di camminare agevolmente sulla neve fresca, grazie all'aumento dell'area calpestata dal piede. Sono utilizzate soprattutto nell'escursionismo inver...

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Consigli pratici

Ciaspole La ciaspolata notturna è un'esperienza unica anche per chi è abituato ad affrontare percorsi sulla neve. Si procede sotto la volta stellata, nel silenzio della notte, avvertendo sotto le ciaspole i suoni croccanti della neve. Uno dei migliori consigli è quello di non lasciarsi scappare l'opportunità di immortalare questa esperienza. Basterà una semplice macchina fotografica, che deve essere piccola e maneggevole, per non intralciare il cammino. C'è anche chi organizza corsi di fotografia notturna sulle ciaspole, come accade in Val Bognanco.

Un altro consiglio è quello di portare con sé un kit di pronto soccorso con farmaci personali. Di solito la guida alpina ne ha sempre uno generico, ma potrebbe non bastare. Chi soffre di patologie specifiche, ad esempio di diabete o di particolari allergie, dovrebbe avvisare la guida prima della partenza, così da prevenire eventuali problematiche. Nel kit dovrebbero esserci anche cerotti per proteggere le parti più sensibili del piede ed evitare l'insorgere di dolorose vesciche.


Ciaspolata notturna: Abbigliamento per una ciaspolata

Per ciaspolare di notte non è necessario dotarsi di un abbigliamento specifico, ma è comunque consigliabile scegliere capi di vestiario adatti. Per prima cosa, bisogna procurarsi un paio di scarponi da trekking, preferibilmente foderati in gerotex o in materiali simili, che proteggono i piedi dalla neve. Sotto gli scarponi, è meglio evitare i classici calzini di lana e procurarsi invece delle calze in materiale sintetico studiate per non fare soffrire il piede.

I pantaloni possono essere quelli da sci o da escursione, oppure i classici pantaloni estivi da indossare sopra la calzamaglia e sotto gli antivento. Da evitare jeans e tessuti come il velluto, che tendono a trattenere l'acqua.

La parte superiore del corpo sarà protetta da una maglietta sottile in materiale tecnico traspirante, che al contrario del cotone non trattiene il sudore, da un pile e da una giacca a vento. Quest'ultima dovrà essere preferibilmente in materiale tecnico impermeabile e traspirante, in modo da mantenersi asciutta. Da evitare, invece, cerate e mantelle, che fanno sudare. Guanti da sci, di pile o di lana cotta, e un bel cappello caldo completeranno l'opera.



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