Abitata fin dall'epoca preistorica, e popolata dai Sanniti che si opposero con forza ai Romani, la zona di Laceno e dei Picentini è nota storicamente soprattutto per essere stata una roccaforte del brigantaggio nel primo periodo successivo all'unità d'Italia. Ai primi del '900 l'altopiano di Laceno è stato usato dall'esercito italiano per i campi di addestramento estivi e le manovre militari, e solo dal 1926 in poi si è pensato ad uno sviluppo di tipo turistico.
Il territorio oggi fa parte di un'area protetta, il Parco Regionale dei Monti Picentini, nel territorio della Comunità Montana Terminio-Cervialto.Caratterizzato dalla tipica ospitalità Irpina, che accoglie da secoli chiunque passi da quelle parti, Laceno ed i Picentini sono un luogo per le vacanze tutto l'anno. Infatti anche nel periodo primaverile ed estivo non mancano le attrattive naturalistiche, prima tra tutte la spettacolare Fiumara di Tannera, un bacino imbrifero ricco di sorgenti. Appennino bolognese, pistoiese e pratese Prezzo: in offerta su Amazon a: 10,5€ |
Oltre che per la stazione sciistica, l'altopiano di Laceno è godibile anche d'estate. Per gli appassionati di trekking, una tappa imperdibile è la salita sul monte Cervialto, che può essere scalato da tre versanti. Dalla vetta del Cervialto si ha una visuale a 360° sull'intera catena dei Picentini, uno dei panorami più belli dell'Appennino.
Un'altra escursione meritevole di essere fatta almeno una volta nella vita è quella al Costone Raiamagra, a quasi 1700 metri d'altezza. Dal costone, in una giornata limpida, volgendo lo sguardo a meridione si può vedere il blu intenso del Mar Tirreno, nel golfo di Salerno. In inverno, sono invece molti gli appassionati di alpinismo che visitano Laceno per la possibilità di percorrere numerosi sentieri in ciaspolata, con sci da fondo, sci escursionismo e sci alpinismo, e c'è anche chi risale i crinali ghiacciati con ramponi e piccozza.Il rifugio si trova sulla vetta del Monte Raiamagra, a quota 1700 metri. Prende il nome dall'avvocato Ernesto Amatucci, personaggio avellinese, amante della montagna e appassionato di sci, che alla fine degli anni Sessanta spinse molto la trasformazione di Laceno in una stazione sciistica.
Il rifugio è un locale accogliente, caldo, con un bar ed un ristorante in grado di fornire circa 50 coperti. Utile d'inverno per gli sciatori e nelle altre stagioni per gli escursionisti. Inoltre è disponibile per ricorrenze, eventi, pranzi e cene di gruppi, su prenotazione.Il rifugio è dedicato alla cucina tipica locale, i primi sono tutti con pasta fatta a mano, a base di funghi, tartufi, ragù. Per i secondi sono consigliate le grigliate di carne e soprattutto le scamorze locali con verdure grigliate. Per quanto riguarda i vini, l'Irpinia è terra di ottimi bianchi come il Greco di Tufo ed il Fiano di Avellino, e di rossi famosissimi come il Taurasi.
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