I vari modelli di piccozza differiscono in base all'uso.
In generale, quelli per pendii ripidi, cascate e dry tooling hanno manico curvo, non più lungo di 50 cm, che nella parte inferiore termina con un'impugnatura ergonomica che favorisce la presa.La becca, concava, (detta in gergo a banana), è piuttosto sottile. La sua seghettatura percorre tutto il taglio della lama, e nei modelli dry può trovarsi anche sul lato superiore. Fra le piccozze della categoria troviamo Fuel (Black Diamond) e X-Dream (Cassin).Le piccozze per superfici piane o con pendenza max di 45° (alpinismo classico, scialpinismo) hanno manico dritto o appena incurvato; la lunghezza, in tali modelli, è anche in base all'altezza dell'alpinista, data la funzione di appoggio.La becca, convessa, è adatta ad ancoraggio e gradinatura. Di norma sono più leggere delle piccozze per cascate, specie quelle per lo scialpinismo.Esempi di modelli sono: Glacier (Petzl), Alpina (Camp).Poi ci sono i modelli di piccozze intermedi, di uso polivalente.Di norma modulari, hanno peso intermedio fra i tipi da cascata e quelli classici, manico appena curvo e puntale; un esempio è la Sum'tec (Petzl). Climbing Technology Alpin tour Plus 60 cm piccozza, Nera Arancio, 60 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 81,99€ (Risparmi 12,01€) |
Black Diamond, Grivel, Cassin, Peztl, Camp, sono le marche per piccozze privilegiate dagli alpinisti.
La statunitense Black Diamond, fondata nel 1989, è ritenuta una delle marche più affidabili in assoluto, e con un buon servizio di assistenza clienti.Per le sue piccozze, Black Diamond predilige gli aspetti di innovazione tecnologica, robustezza e durata, oltre naturalmente all'efficienza, talvolta a scapito un po' della leggerezza. Cobra, Venom, Viper, Fuel, Raven, sono piccozze che ogni alpinista esperto è in grado di apprezzare.Le piccozze Grivel sono un'altra sicura garanzia per chi cerca attrezzi di qualità. L'azienda di Courmayer, fondata nel 1818, è la più antica del settore fra quelle tuttora in attività.Le piccozze Grivel si distinguono per le innovazioni tecniche e l'affidabilità.La punta di diamante è la serie Air Tech.Cassin e la lecchese Camp, ambedue parte di Camp Group, puntano sull'efficienza unita alla leggerezza. Vale per le piccozze classiche, come la Camp Corsa, che per le tecniche come le Cassin X-Dream.La francese Petzl produce piccozze dal 2000; nel suo vasto catalogo, modelli celebri sono le tecniche Ergo e le polivalenti Quark.Sempre più tecnologiche ed evolute, le piccozze devono rappresentare un compromesso fra efficacia, robustezza e leggerezza.
Fra gli elementi della piccozza quello più soggetto a usura è la becca. Molti modelli difatti sono modulari, il che permette di sostituirla quando deteriorata (o per fare un uso diverso della lama).I materiali impiegati sono:- lega acciaio-cromo- lega acciaio-carbonio- titanio- alluminio (per becche leggere)- lega di acciaio inossidabile Sandvik Nanoflex (per becche leggere).Il manico è di solito in alluminio, a volte in fibra di carbonio. L'impugnatura dei modelli tecnici e polivalenti può essere rivestita di gomma per aumentare la presa.Il puntale, che come la becca deve essere resistente all'usura, è in lega acciaio-cromo o Sandvik Nanoflex, oppure in alluminio.I prezzi delle piccozze variano in base a marca, materiali e tipologia. Le picche classiche sono più economiche, con prezzi che vanno ad esempio da 60 € (Grivel Nepal) a 90 € (BD Venom). I modelli polivalenti e per alpinismo tecnico invece costano di più: Petzl Sum'Tec e Cassin X-Alp sono entrambe sui 130 €, Petzl Quark sui 180 e le tecniche Black Diamond Cobra sui 300.
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