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Che il casco da sci sia fondamentale per andare in pista è chiaro, ma come si sceglie un casco? Quali parametri devo considerare per scegliere un casco di qualità adatto alle mie esigenze?
Uno dei primi aspetti da tenere in considerazione è l'omologazione del casco. Per ottenere l'omologazione il casco va sottoposto da standard ad almeno tre test:- il test di verifica della capacità di assorbimento dell'urto- il test di verifica della resistenza alla penetrazione- il test di verifica allo scalzamentoIl casco da sci deve essere soggetto ad una normativa specifica per ottenere l'omologazione, la EN 1077, norma che traccia gli standar di sicurezza e i test di verifica ai quali un casco deve essere sottoposto. Per controllarne l'effettiva efficacia, questi test sottopongono il casco ad una serie di condizionamenti il primo dei quali serve per valutare la capacità di assorbimento di un urto.Per verificare questo parametro si procede con un'esposizione a temperatura ambiente per la durata di 4 ore seguita da un'esposizione a temperature basse per altre 4 ore (-25°C) alla quale segue un processo di invecchiamento artificiale attivato sottoponendo il casco ad una temperatura di 70°C per almeno 48 ore unita ad un fascio di radiazione ultravioletta. Al termine di queste tre fasi il casco viene sottoposto ad una serie di impatti alla velocità di 5,4 m/s utilizzando una falsa testa e un'incudine e successivamente si stima la capacità di assorbire l'urto del prodotto, vincolante per il rilascio dell'omologazione.La stima della resistenza alla penetrazione viene invece effettuata con un punzone dalla forma conica che pesa 600 grammi ed ha un angolo di 60°C. La prova consiste nel lasciar cadere il punzone da 75 centimetri di altezza sul casco e verificare che la sua punta non raggiunga la testa all'interno del casco.Infine i test che verificano la qualità del sistema di ritenzione e lo scalzamento del casco vengo effettuati il primo tramite un test sul cinturino di chiusura ed il secondo tramite un test di scalzamento effettuato attraverso un peso. Nel primo caso si applica una forza dinamica al casco attraverso un peso di 20 kg fatto cadere da 20 cm di altezza. Nel secondo caso invece si cerca di scalzare il casco utilizzando un peso di 10 kg lasciato cadere da 17,5 cm ed esercitando una forza dinamica.Dai parametri di omologazione si capisce che i caschi da sci sono resistenti ma non sicuramente come quelli per la moto. Questo è dovuto al fatto che il casco da sci è comunque un accessorio utilizzato per fare sport, che deve riparare in caso di caduta ma che non deve interferire con la pratica dell'attività sportiva. All'interno dei caschi omologati, proprio per una migliore vestibilità per chi pratica sport, si trovano 2 categorie di caschi, quelli del tipo A e quelli del tipo B. Quelli del tipo A sono dedicati a chi fa gare o comunque affronta spesso pericoli e velocità medio alte. Il comfort viene leggermente sacrificato a discapito della resistenza e dell'aerodinamicità. I caschi del gruppo B invece sono caschi per turisti e semplici appassionati che non vanno a velocità impossibili, che sciano in maniera tranquilla e che prediligono il comfort a tutti gli altri aspetti del casco. La sicurezza è garantita in tutti e due le tipologie di casco da sci ma in contemporanea sono sviluppati ed accentuati altri aspetti a seconda del profilo e della tipologia del consumatore.
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